28 novembre 2015 Premiazione concorso “Caro Fabrizio, ti racconto…”

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3 risposte

  1. Giovanna Vannini ha detto:

    Ascoltarvi,guardarvi negli occhi,stringere con cuore e forza le vostre mani. Un abbraccio perché resti, un sorriso perché si possa continuare a credere che domani cosi non sia. Quando si vive anche per un solo pomeriggio una realtà come la vostra,non si può che riflettere, mettersi nei panni, provare a capire e sentire che… Orgogliosa di aver partecipato, contribuito. Grazie

  2. Sara Favotto ha detto:

    Grazie di cuore a te, cara Caterina, ai tuoi familiari e a tutti coloro che hanno collaborato a rendere così coinvolgente questo pomeriggio trascorso insieme. Ci hai/avete regalato un momento poetico di grande emozione e, se, io, con le mie modeste parole fissate sulla carta, sono riuscita per un breve istante a donarti/vi una piccola emozione, nel ricordo di Fabrizio, ne sono felicissima. Ti abbraccio forte. Sara

  3. Irene Conte ha detto:

    Buongiorno Caterina, spero che ogni mattina il sole splenda di più, per lei. Le scrivo semplicemente per ringraziarla per la giornata di ieri. Mi scuso se ho parlato poco, se probabilmente sono sembrata altezzosa e stizzosa. Mi scuso, perché in realtà non sono tutto questo. La mia voce era tremante perché troppo emozionata e per celare la mia commozione ho preferito non elargire ciò che tenevo nel cuore.
    La ringrazio, inoltre, perché è stata una cerimonia toccante e poche lo sanno essere. Le parole si sono fuse nell’arte universale, che spazia dalla musica, al ballo, alla pittura. Ogni tratto di penna, ogni sfumatura delineata da un pennello, ogni nota soave e ogni passo di danza hanno saputo far ritornare per un attimo Fabrizio da noi. Quel ragazzo che io non ho mai conosciuto, ma che ho imparato ad amare e ad aspettare anche grazie ai racconti rivoltegli. Grazie ancora, per ciò che mi ha insegnato lei con la sua forza, signora Caterina. Penso che il suo sorriso velato di tanta emozione incarni l’amore di una madre. In un mio racconto, scrissi che le mamme non possono non amare, perché l’amore non finisce mai, l’amore é il motore del mondo e forse l’unica cosa che può ancora salvarlo. Queste parole sono perfettamente rappresentate dalla sua cordialità e dalla sua speranza. Speranza che le auguro colmare al più presto della presenza di suo figlio.
    Ora smetto di tediarla con le mie parole e le auguro davvero una vita felice, perché se la merita. É una bella persona!!
    Grazie di tutto,
    Irene.

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