29 novembre – Spettacolo di DANZA&POESIA e presentazione PREMIO LETTERARIO dedicato a Fabrizio

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Una risposta

  1. Pino ha detto:

    … questo spettacolo è stata una di quelle iniziative e vi assicuro che la commozione è stata molta. Per l’adesione immediata e spontanea dei ragazzi della Scuola di danza LAB22 di Collegno; la direttrice e coreografa Serena Ferrari è stata felicissima e orgogliosissima di poter contribuire ad una delle iniziative per ricordare (e continuare a cercare) Fabrizio. Per la partecipazione numerosissima che c’è stata; il Teatro “La Lavanderia a Vapore” di Collegno era stracolmo tanto che si sono dovute aggiungere delle poltroncine ai lati della sala.
    Lo spettacolo sembrava “confezionato su misura” e la coreografia è stata davvero eccellente, insieme ad una appropriata selezione delle musiche, sulle quali i balletti sono stati eseguiti magistralmente dalle splendide ragazze e bravissimi ragazzi, interpretando e recitando contemporaneamente alcuni “stralci” delle poesie di Fabrizio. Sembrava addirittura che le poesie fossero state scritte per lo spettacolo e non viceversa, tanto il tutto si integrava con armonia. Una delle ragazze si è poi esibita nell’esecuzione di due canzoni con una voce splendida, nonostante la sua giovanissima età. Una delle quali è stata “La notte” di Arisa. Stupenda! Credo che molti, come me e mia moglie, abbiano percepito i brividi lungo la schiena nell’ascoltarla cantata da lei.
    Il cantautore Marco Maffei ha poi cantato un brano da lui composto ispirandosi a Fabrizio, dal titolo: “Sulla tua strada”.
    L’emozione è stata nel vedere la forza dei genitori di Fabrizio lasciare spazio, in alcuni momenti, alla tristezza profonda e ancora viva! e sopratutto nel finale quando tutti i ragazzi del corpo di ballo, sono scesi dal palco e ognuno ha portato loro una rosa bianca*. Qui mamma Caterina ha abbandonato per un attimo la sua forza e determinazione che continua ad avere, per lasciar spazio alla commozione…e molti di noi con Lei.
    *Una rosa bianca

    Non sei ancora una stella,
    ma a te rivolgo il mio pensiero
    osservandone una lucente,
    quando la tristezza m’invade a sera.
    Non sei ancora solo ricordo,
    ma una fiera certezza della tua esistenza
    e una sempre viva speranza
    che in altri luoghi il tuo sorriso splenda.
    Non sei ancora solo fotografie,
    ma immagini indelebili nella mia mente
    e melodie di musica e accordi di chitarra
    che accompagnano versi delle tue poesie.
    Non sei ancora un fiore,
    ma dei più colorati mi doni il ricordo
    e t’immagino mentre al viso uno ne porti
    per gustarne il suo profumo.
    Non sei ancora un Angelo!
    finché un Angelo a me non verrà
    per annunciarmi che il mio Angelo
    s’è innalzato in cielo per l’eternità.
    Non voglio tu sia solo una rosa bianca,
    in tuo onore …una danza
    o una dolce canzone per te cantata…
    voglio che tu sia ancora speranza!

    Pino Palumbo
    30 novembre 2014
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    Nota: Vorrei comunicare che non conosco personalmente né Fabrizio, né la sua famiglia… prima di sabato sera. Nella poesia mi sono “sostituito” a mamma Caterina.

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