8 marzo – Giornata Internazionale della DONNA

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3 risposte

  1. Antonella e Valentina Rosaria ha detto:

    Io e la mia piccola abbiamo partecipato a Zapatos Rojos. Lei mi ha chiesto il perchè di quelle scarpe e una volta saputolo ha commentato : ” mamma, ora queste donne uccise sono Angeli che vegliano sulle donne, sulle mamme, sui bimbi e sui papà buoni. Domani compie sei anni e ha già una sensibilità fortissima…. riesce sempre a sorprendermi e a commuovermi. Ciao dolce Caterina, ciao Fabrizio!

  2. LILIA ha detto:

    x Kate la mia WONDER WOMAN
    Ho sfogliato tutto il vocabolario per cercare nuovi aggettivi per te….tutti mi sembravano riduttivi perchè tu sei Unica, Eccezionale, Dolce, Comprensiva……e poi sei dentro al mio cuore.
    Auguri gialli di mimosa e profumati
    Con profondo affetto
    Lilia

  3. Benedetta Donzella ha detto:

    8 Marzo, festa della Donna o anche giornata di riflessione in aiuto alla memoria?
    Preferisco pensare a questa ultima indicazione più che alla celebrazione spensierata con la minosa appuntata sul risvolto della giaccca o dentro ad un vasetto nella orribile confezione cellophanata che ti ritrovi sulla scrivania.
    Celebriamo dunque, ma senza dimenticare le Donne che oggi non sono più accanto a noi, le nostre madri, le amiche, per alcune le sorelle, le donne che abbiamo amato e che ci hanno guidate lungo il cammino della vita.
    Vorrei chiamarle tutte per nome, ripetere ad alta voce i loro nomi, evocarle per averle accanto ancora una volta…
    La mia adorata mamma Nunziatina, la mia dolce suocera Carolina, le mamme bis che mi hanno donato amore senza riserva, Tanuzza, Rocca, l’ amata zia Angelina, la zia suora Orestina che ha dedicato la propria vita missionaria in Palestina, le nonne di cui conservo un ricordo di tenerezza. Ad una di loro devo il mio nome.
    Preferisco ricordare le vite sospese di molte Donne, di bambine, di adolescenti che sono scomparse e di cui nulla si è più saputo, Denise, Letizia, Emanuela, Carmen, Mirella, Milena, Paola, Cristina, Bruna, Marina, Camilla, e tante altre ancora che si aggirano come ombre sulle nostre polverose coscienze.
    Il ricordo è anche una tagliente arma di protesta contro l’ignominia dell’indifferenza e dell’oblio.
    Preferisco protestare, più che festeggiare, per l’assenza di tutela normativa a favore delle Donne scomparse, tragedia condivisa con tanti uomini, e perchè no, alzare anche i toni per l’arrogante disinvoltura con la quale si è sempre sorvolato sul dramma degli invisibili pur di non affrontare il problema.
    Preferisco indignarmi ancora di più, se già non bastasse il moto perpetuo della indignazione che sorregge le mie battaglie e quelle di altre amiche ed amici.
    E voglio ricordare le Donne vittime di violenza, ma soprattutto ricordare le Donne vittime della follia omicida del carnefice familiare, le Donne alle quali è stata strappata la vita con inaudita ferocia, la cui tragedia è il riflesso della nostra collettiva tragedia umana.
    Preferisco prestare la mia voce ad ogni Donna ridotta al silenzio, il mio coraggio ad ogni Donna terrorizzata, molestata, perseguitata, stuprata, invitare ciascuna di loro a non arrendersi, a non lasciarsi sopraffare dalla disperazione, a chiedere aiuto e sostegno agli operatori volontari in campo psicologico e legale, a ricorrere alle strutture che già esistono e funzionano cercando di fare il possibile per gestire le emergenze.
    L’ impeto della Vita passa attraverso ogni Donna.

    Il mio pensiero, oggi. Benedetta.

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